La vera voce del pensiero positivo

Nessuno di noi si rende conto della voce con cui dà vita ai pensieri. Men che meno dei danni che spesso provoca, a sé stesso in primis, animando idee e sensazioni in modo sbagliato. Il pensiero, si pensa, è un pensiero e basta. Non è vero: il pensiero è un dialogo tra noi e noi, che ha voci, colori, toni e parole che usiamo in modo inconsapevole

Dopo anni di lavoro con le voci, ho capito che io per primo non ho mai dato il giusto peso alla voce che accendo tra me e me. Ma quando la voce è sbagliata come ne esco? Che passi avanti posso fare se l’unico contraltare che ho… predica dall’altare?

Prima cosa da fare: essere più consapevoli. Provate. Pensate a quel che state leggendo, in questo esatto momento. Con che voce lo fate?

Scoprirete presto che le nostre idee prendono vita con una voce spesso sbagliata. Se il pensiero è difficile, la voce che lo accompagna sarà negativa. Una voce negativa è un freno: ci impedisce di dialogare davvero e di trovare vere soluzioni.

Vogliamo migliorare? Sto costruendo un corso che permetta a tutti di fare un passo avanti, con un lavoro di gruppo. Lo immagino in un ambiente particolare: una giornata alle Terme euganee, con parte del lavoro in aula e parte in acqua. Perché l’acqua, ambiente reale, è molto simile all’ambiente “virtuale” in cui la testa s’immerge quando ragiona con sé stessa.

L’obiettivo è dare la giusta voce ai pensieri, fare ordine nelle idee, essere coordinati, capaci, sereni. Evitando i soliti pensieri circolari.

Prossimamente su questi schermi. Nel frattempo, provate ad ascoltare con un po’ d’attenzione la voce che usate tra voi e voi. Soprattutto quando i pensieri sono difficili, critici, preoccupati, impegnativi. Non sarà una bella scoperta; ma sarà utile per capire e cominciare a migliorare.

Matteo Rinaldi